L’evoluzione dei tessili per la casa

I tempi che cambiano non incidono esclusivamente sugli abiti che indossiamo e la loro – per usare un termine desueto ma molto descrittivo! – foggia. L’evoluzione delle mode ha avuto un impatto anche sui tessuti che arredano le nostre abitazioni, e questo focus ha lo scopo di parlare proprio di questo affascinante aspetto della storia dell’uomo.

L’estetica diventa centrale

Già, affascinante: perché è chiaro anche a chi non studia queste materie che il modo in cui adoperiamo tappeti, tende, lenzuola e tanti altri prodotti nelle nostre abitazioni è cambiato con il passare dei millenni e l’ingresso nella nostra società di culture e tradizioni diverse.

Prendiamo i tappeti persiani: come italiani non ci sono diventati noti fino all’apertura della mitica Via della Seta, e anche allora non sono mai stati veramente usati come nei luoghi di produzione, ovvero come oggetti con una funzione pratica precisa (quella di riscaldare gli ambienti). La loro lavorazione così faticosa e le incredibili fantasie riprodotte su di essi li hanno presto fatti diventare oggetti d’arte da collezionare, un lusso da esibire e del quale vantarsi.

Ancora oggi è così: l’aspetto estetico, insieme all’esclusività dell’oggetto, supera lo scopo per il quale alcuni accessori o prodotti sono stati inventati. Si può dire delle tappezzerie per divani e poltrone, creati letteralmente per sostituire il cuoio o le pellicce usate in origine per ammorbidire certe sedute scomode – una soluzione semplice che in epoche antiche non aveva costi particolari né bisogno dell’abilità di artigiani specializzati. E anche la materia prima non era difficile da reperire!

Oggi invece sappiamo che far tappezzare il nostro salotto può venire a costare anche diverse decine di migliaia di Euro, e che chi si occupa di questo tipo di intervento è richiestissimo dal mercato del lavoro.

Non va diversamente con i tessuti per il letto, che fino al Medioevo erano limitati a una semplice coperta, per chi poteva permettersela: la maggior parte delle persone dormiva nel proprio capospalla, spesso un mantello.

Questo tipo di prodotti erano prerogativa dei più ricchi, e ancora una volta avevano uno scopo pratico. Anzi, più d’uno: raccogliere sporco e parassiti; contenere la paglia che di solito costituiva l’antesignano del materasso; proteggere dal freddo.

È solo in epoca più moderna che le lenzuola diventano parte del corredo della donna che si sposava e lasciava l’abitazione paterna (e, di conseguenza, doveva iniziare a “costruire” un nido proprio con oggetti di uso comune): al valore pratico, allora, si aggiunge la bellezza dell’oggetto, che ancora oggi è centrale nelle nostre valutazioni al momento dell’acquisto.

Validità di un bene e sua estetica dividono ancora oggi a metà il mondo dei consumatori: chissà verso quale dei due valori finiremo con l’avvicinarci nel futuro dell’umanità!