Nonostante sia stato una necessità per le donne fin dall’antichità, vi sorprenderà sapere che il reggiseno ha un’età relativamente giovane: ha compiuto da poco i 100 anni.
Un concetto forse complicato da accettare – come facevano le donne a sostenere il seno fino al XIX secolo? Chi poteva usava busti e corsetti, ma chi non poteva permettersi né gli uni né gli altri non usava nulla, con tutte le conseguenze che ne derivavano a livello di mal di schiena, di elasticità della pelle, di estetica.
Tante donne, tante bellezze
Oggi il reggiseno non è più dato per scontato, e potrebbe arrivare un momento in cui non lo avremo più nei nostri guardaroba. Il merito è delle conquiste della seconda e terza ondata del movimento femminista, che ci hanno fatto aprire gli occhi e permesso di capire che ci sono tanti tipi di bellezza, non solo uno standardizzato, e che si può vivere tranquillamente anche senza indossare un capo di questo genere.
C’entrano anche gli interventi correttivi per quelle donne che vogliono bloccare o cancellare qualche piccolo difetto, al seno come in altre parti del corpo, che sono ormai alla portata di tutte le tasche. Infatti le aziende di questa branca della medicina sono sempre più allineate con questa nuova filosofia. Un esempio particolarmente virtuoso è quello dell’azienda Motiva preferita da molti professionisti del settore: una realtà europea che ha al centro della propria attività la salute delle donne di qualunque età e con problemi estetici di qualunque origine.
Il reggiseno è destinato a sparire?
Oggi proprio i vertici di Motiva saranno i primi a dirvi che il reggiseno non è un assoluto, e che in un domani non molto lontano il suo ruolo nelle nostre vite quotidiane potrebbe essere davvero ridimensionato. Bella forza: il reggiseno stringe, è scomodo, lascia segni anche definitivi sulla pelle. In due parole: fa male. A pensarci, è stato il destino proprio del corsetto, nel passato fondamentale ma oggi ritenuto un’autentica crudeltà, bello solo da vedere addosso a quelle coraggiose che si esibiscono in abiti d’epoca, per esempio negli show di burlesque.
Potrebbero allora essere davvero contati, i giorni del reggiseno, e potrebbero dirgli addio non tutte le donne, ma sicuramente quelle con un seno non troppo sviluppato, e tutte coloro per cui questo capo di vestiario risulti una coercizione insopportabile: pensiamo a coloro che soffrono, ogni mese, i dolori della mastopatia!
I nuovi materiali delle protesi per chirurgia estetica risultano ideali in questo senso, e chi si sottopone a un intervento ricostruttivo o migliorativo è cosciente del fatto che dopo una breve convalescenza, dove invece sarà necessario proteggersi il petto, si potrà anche fare a meno di indossare il reggiseno nella vita di tutti i giorni. Saranno contente le nostre mamme e le nostre nonne, che già da ragazze magari li bruciavano nei lavandini…